22 gen 2015

Sogno di una notte di Terza Età


Ti vidi avanzare verso me, al passo delle tue caviglie snelle che sbocciavano da un abito scuro e, profumose, ondeggiavano squarciando delicatamente l'aria del primissimo mattino. Incedevano con classe ed eleganza sebbene un po' infeltrite dagli anni che un tempo ne aveva osannato l'agilità. Eppure facevano la loro porca figura, per la miseria!
Ti vidi avanzare con le braccia sottili ornate da finissimi braccialetti d'argento che delicatamente tintinnavano e ammiccavano al silenzio, come il suono dei pianeti. Le spalle, levigate da un tempo che anni addietro le aveva scolpite armoniose e vigorose, tenevano il ritmo dei tuoi passi sincronizzate al movimento dei seni rappresi da un reggipetto d'abito velato. I tuoi arti, soavemente, protendevano verso me. Il momento agognato era ormai giunto e gli anni trascorsi stavano per estinguersi proprio in quell'istante. Le vene colorate d'azzurro pastello sul dorso delle mani sembravano potessero esplodere in gioiosi fiotti di sangue da un momento all'altro. Il tuo volto, un po' bistrattato dalla vita, sfoggiava lineamenti scavati e induriti, ma tutt'altro che sgradevoli. Erano come uno scrigno, sembravano celare il mistero del fascino di donna allo stato puro, quello che più di ogni altra cosa mi faceva impazzire di te. Gli occhi radiosi e chiari restavano intatti, nitidi e cristallini; solo le rughe che contornavano le palpebre, sedimentate sul viso, parlavano del tempo speso a scrutare il mondo con la sagacia propria di chi, ancora possiede, il gusto della scoperta. I tuoi capelli argentei e curati volteggiavano intorno alle tue labbra rosso rubino, ancora sensuali e vivide: sebbene vagamente rattrappite dal tempo, avrebbero saputo ancora scaldare il cuore dell'uomo che avevi sognato da una vita e che, da qualche parte nel mondo, era rimasto ad attenderti sulla soglia della propria esistenza. Quell'uomo che stava sul ciglio dell'eternità ero io.

Malgrado tutti quegli anni cicatrizzati sui nostri corpi fu come la prima volta. Anzi, a pensarci bene, era davvero la prima volta che ci incontravamo, sebbene tutto sembrasse così strano e fuori dal tempo. Per anni, anni ed anni avevo ammirato le tue foto, elogiando l'armonioso tuo essere in tutti i luoghi e le stagioni: in città, mentre indossavi trench beige stringevi un l'ombrello rosso per ripararti dalla pioggia tardo settembrina; in autunno, distesa sul prato con le foglie ad incorniciare alla tua bellezza, quella che esibivi con consapevole semplicità, perché sì, tu sapevi di essere bella e di non sfigurare davanti a nessun'altra e il segreto del tuo fascino risiedeva nel garbo del non eccesso; poi sulla neve con gli occhialoni che tu chiamavi amichevolmente Fancy, che erano sì grandi ma non offuscavano il sorriso un po' disilluso, nonostante tutto sempre tenero; infine al mare, nei tuoi bikini blu, gialli, sempre a tinta unica. Così ti piacevano. E io ti chiedevo perché e tu rispondevi: - Così. - e me stava bene. A me stava sempre bene tutto quello che facevi.

- Sei davvero tu? - dissi scrutandoti minuziosamente
- Sì, scemo! Chi se no?
- Sei un incanto
- Sono passati un po' di anni...
- E' vero, ma non mi importa. Avvicinati, per favore.

Illustrazione di Rita Preziosi


Sì, il tempo c'era un po' sfuggito di mano, ma malgrado tutto restavi un sogno. Il mio. Adesso questo vecchio brontolone inaridito dagli anni si sentiva rinascere e il suo essere sprucido non ti avrebbe molestata. Quella voce, quelle premure, quegli anni di gioie e dolori passati ad essere comunque parte della propria vita, avevano commutato le sue delusioni in un desiderio implacabile di dolcezza, come  un riflesso di luce che illumina un oggetto avvolto nella penombra. Rappresentavi una perfetta metà distinta, dotata di tatto, ironia e portamento.
Io, ormai vecchio, avevo tuttavia immaginato per anni, anche nei covi di altre donne, quello sguardo vagamente sbilenco che a me faceva impazzire per qualche strano motivo, quella lievissima asimmetria negli occhi che ti rendeva ipnotica. Avevi tutte quelle piccole imperfezioni atte a catturare l'attenzione e adesso erano lì, un po' acuite, ma sempre armoniose e ben disposte, proprio davanti a me.
- Una donna fascinosa - ti dissi un giorno - è colei la quale riesce a rendere intriganti i propri difetti -. Mi fissavi in quel modo che non avrei mai immaginato. Sapevamo di doverci qualcosa, ma avremmo recuperato tutto. A nulla valeva il tempo. Si era fermato dopo più di trent'anni. Ci eravamo ritrovati, ma era come se non ci fossimo mai lasciati.
Perdendoci nei nostri sguardi, non avevamo occhi per nient'altro. Ci siamo sciolti in un bacio. E poi un altro. E un altro. E un altro ancora. Fu come non aver baciato mai nessun altra. Tremavo di gioia, qualcosa nelle viscere mi scuoteva e all'improvviso avvertivo il risveglio di quel lato adolescente sopito dalle ere glaciali. Nel ricambiarci tenerezze d'ogni sorta, non ricordo come, ci siamo ritrovati in una stanza, felici di esplorare, per la prima volta, i nostri corpi, come se della nostra senilità non vi fosse traccia. Ero dentro te. Ero te in un riflesso d'eternità.

E poi mi sono svegliato!

18 commenti:

  1. Bellissimo!!!
    "E poi mi son svegliato" è talmente diretto che sembra riportare il lettore alla realtà con una sberla! xD

    RispondiElimina
  2. Ahah! Molto dolce questo post e anche parecchio vero, se pensi che moltissime persone anche più giovani si svegliano con il ricordo di follie oniriche! :°D
    Chi sarà mai questo nuovo personaggio? O è uno noto celato dal ricordo? :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti posso dire chi è il personaggio perché altrimenti svelerei le carte. Però nella dinamica della storia, questo è uno dei post fondamentali.

      Elimina
  3. "I tuoi arti, soavemente, protendevano verso me. Il momento agognato era ormai giunto e gli anni trascorsi stavano per estinguersi proprio in quell'istante."
    Questo passaggio vale tutto il racconto. :) Bello e toccante, m'è piaciuto!

    Ispy 2.0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace quando qualcuno cita una parte del post, così per vedere e sapere cosa colpisce... non credevo che questo passaggio potesse essere tanto evocativo e addirittura racchiudere il valore del racconto, grazie per avermelo mostrato :)

      Elimina
  4. Prince, ti avevo già commentato privatamente ma volevo comunque ribadire che il post di oggi è stato emozionante e stupendo, complimenti!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie amica, sono molto contento di questo post perché sono riuscito a far emergere la parte più emozionale del personaggio che fino ad ora si era tenuta un po' in ombra. In questa storia non c'è un "io narrante" molto forte e nemmeno una voce fuori campo a raccontare la vicenda, ma è tutto atomizzato. In questa situazione, ovviamente le emozioni escono a sprazzi, sono veloci e certi sono momenti sono rari. Ci sono stati altri post emozionali: il primo di Ransie, quello di Sandokan, ma forse qui emerge quello stile che hai tanto amato nel mio blog precedente e che ti ha spinto a seguirmi sin dall'inizio.

      Elimina
  5. Molto empatico questo racconto *__* E son curiosa di capire meglio... Rimango in attesa quindi ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari comprenderai meglio con i commenti al post di Prince Johnny

      Elimina
  6. Bellissimo, davvero. Un post relativamente lungo che ho letto in pochissimo tempo, e io mi annoio e mi distraggo con molta facilità. Complimenti :)

    RispondiElimina
  7. Un bellissimo racconto, molto tenero anche se a tratti un pò triste, ma il risveglio finale è stato un doccia fredda! Bravissimo, comunque! :)
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, sì c'è la malinconia delle occasioni sprecate, ma poi i due personaggi stanno insieme e sono contenti di esserlo. Non non sappiamo nulla o quasi nulla del loro passato, di quello che hanno vissuto e delle loro aspettative, ma la storia, andando avanti, ve lo svelerà.

      Elimina
  8. Viva le Milf. :-)
    Scherzi a parte, ottimo inizio.
    Attendo il proseguo. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà siamo veramente oltre le milf... il post successivo è in via di ultimazione

      Elimina