28 mar 2015

Il Marchese - Storie de nobbirtà



Sciao regà,
ve so mancato, dite 'a verità! Alora visto che Sandokan ha parlato da' giovinezza sua a Palermo, ho pensato che poteva esse bello racontavve pure li tempi mia, quelli de quando ero più pischelletto. Quarcuno se starà chiedendo: "A' Marché, ma che differenza ce sta tra te e Sandokan?". E mo' vo' racconto!

Arrivato a 'na ventina d'anni, s'era fatto tempo de mette su giudizio. Così mi padre m'ha detto un giorno: "A' fracico, te voi trovà un lavoro che nun te posso tenè sur groppone a vita?".
Er vecchio mio c'aveva raggione, così so annato a chiede a l'amichi mia che potevo fa. 
"Fatte n'giro dar Roscio, quello che ha aperto a' filiale de Trova Casa. Dije che te ce manna Chicco". Così so annato dar Roscio che come ha sentito er nome de Chicco m'ha fatto:
"A' fracico, tu co sta gente nun ce poi sta se te voi fa' na posizione".
"Ma 'nzomma, sto lavoro mo dai oppure no?"
"Pe' conosce Chicco devi esse 'n gran fijo de mignotta! Che dici, me riesci a venne le case cor titolo nobbijare che c'hai?".
"Anvedi questo, aò, già sa che l'amichi mia me chiamano Marchese".
"E' certo che mi fai tanto scemo? Vedemo se sei gajardo pure co' l'affari".
Così me so trovato a vende e affittà case, dalle ville dei pascià fino a li sgabuzzini dove manco li sorci ce volevano andà a morì ammazzati, però er lavoro era da paura! Pensate che er primo mese ho fatto 5-6 mioni de lire (che oggi nun so manco er cazzo, ma ai tempi te ce potevi riempì 'e saccocce). Poi coi risparmi (de mi padre) me so fatto 'a prima machina da' vita mia, 'na Lancia ipsilon blu tutta caruccia, da perdecce 'a testa. Le pischellete se bagnavano solo a guardalla, anfatti prima de falle salì je chiedevo:
"Aò, ma quanto v'eccita sta machina?"
"Avoja, 'na cifra"
"Alora fate 'na cosa, aprite er portabagagli che ce stanno l'asciugamani che la l'amichi mia hanno lasciato ieri che semo annati a Terracina. Metteteveli sotto ar culetto bello che c'avevo pecché nun me voglio fa 'nzozzà la machina da du' zozzone come a voi!".

Bella la machinetta mia, ve'?

Er Marchese deve esse rude certe volte, ma so stato pure tanto generoso co' le femmine. Non potete capì quante me ne so portate de ste pischellette, armeno 30-40, robba che mo' nun me posso permette manco se me faccio 'mpiantà er pistone ner pisello. Parecchio m'aiutava er fatto che abitavo in una zona proprio caruccia, a' gente stava bene e spendeva 'na cifra de quattrini. Me potevo permette de anna' nei posti più belli d'a città.

'Na sera io e l'amichi mia se semo messi intesta 'ntesta de festeggià 'e trentenni der Baiocco. Pe' fallo contento l'avemo portato a un locale dove ce stavano quintali de sorca. Sortanto er biglietto veniva a ffa 120 mila lire, ma nun ce facevamo er problema. Ce mettevamo pure champagne e cocaina. Er padrone der locale ce faceva quarche storia: se sentiva lontano chilometri e chilometri che puzzavamo de rogna, ma eravamo un bel gruppetto de regazzi: carcolate le 120 mila per 15-16 persone e volevo vedo se ai tempi non ce stavi a fa entrà tutti sti soldi in cassa! Poi se vedeva che eravamo gente distinta e che de quattrini ne potevamo spende a rotta de collo.
Come semo entrati se semo trovate certe ragazze che ballavano davanti allo specchio grande quanto 'a parete d'a stanza, certe se movevano che se stessero 'ntrans. Quarcuno, vedendole, s'arzava, je annava a mette 'a mano su culo e quelle ce stavano. Poi s'appartavano pure! Ce stava 'na nera co du' zinne grosse quanto 'na mongolfiera che se faceva toccà da due omini alla vorta. Quelli ce sbavavano a schifo. E ce credevo, co quel culo de pietra che se moveva sensualmente a destra e a sinistra, ve ce volevo vedè a voi! Se je davi un mozzico te spaccavi i denti tanto che era tosto.
Poi ce stavano certe fighe che uscivano dar privè e annavano a prendessi la preda che pur de mette er naso dentro avrebbe pagato un capitale, 'na montagna de quattrini pe' falle beve e scopassele. Queste erano pagate dar padrone pe attirò omini e coppie de scambisti. Una era fregna da tutte le parti e, coll'amicca o coll'amica, se'ngabbiava l'uccelli quatta quatta. De uccelli ce ne stavano parecchi, er primo n'allocco che de nome faceva Baiocco! Era de maggio e se piantava er faggio.
Ve serve sapè altro? :D

18 commenti:

  1. Bentornato!!! ^^ E alla grandissima, col Marchese!
    Però mi aspettavo frequentazioni più "borgatare" (si dice così???), invece aveva un giro mica da poco! Sì che si parla di qualche tempo fa :P
    La verve del Marchese è unica! XD

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    1. Graziè Glò, era da tempo che ci stavo pensando a un post del Marchese anche perché inizialmente quando ho introdotto il personaggio non credevo che potesse piacere tanto. Io l'avevo concepito come figura che comica che sdrammatizza le vicende raccontate dagli altri personaggi, ma poi vedendo che assumeva sempre più importanza ho pensato che fosse giusto dedicargli uno spazio maggiore.
      Forse qualcosa di pasoliniano c'è in questo personaggio anche perché, come abbiamo visto in questo post, racconta cosa abbastanza squallide. Ma il Marchese non è uno che si lascia sopraffare dalla miseria, come vedremo presto. Lui gioca e ironizza sul suo passato. Un'ispirazione per arricchire il personaggio l'ho ricavata da alcuni sonetti del Belli, ma ovviamente non siamo nell'Ottocento e nemmeno negli anni '50-'60. Anche questa, comunque è un racconto tratto da una storia vera.

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  2. l'ironia, come spesso accade, regna indisturbata e piacevole nel tuo blog... bravo bravo!

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    1. Grazie e spero che ti possa divertire ancora leggendo le storie successive :)

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  3. Bentornato! E che ritorno!
    Mi ha fatto morire dal ridere questo post sul Marchese (anche se sinceramente dubito che uno così possa abitare in un quartiere bene, sai quanto se la sarebbero presa con lui tutti gli altri abitanti della zona? E' più uno da centocelle o torbella monaca^^), che tipo!
    Sei stato molto abile nel creare questo personaggio, io stessa nata e cresciuta a Roma, non ho mai conosciuto qualcuno simile a lui! Complimenti! :)


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    1. Grazie Silvia, ma in realtà gente così se ne trova dappertutto non c'è un badge, poi certo hai ragione in certe zone si trova una contrazione più elevata. Il Marchese scrive su un blog e sceglie il romanesco proprio con l'intento di far ridere e quindi esagera e si diverte nel descriversi così.
      Ho vissuto a Roma per 5 anni come studente universitario e questo mi aiuta a scrivere i post del Marchese, cioè ad utilizzare una cadenza diversa dalla mia (spero di usarla nella maniera appropriata almeno). Sono veramente felice che possiate divertirvi quando lo leggete, del resto l'ho introdotto in questa storia appositamente per questa funzione ;)

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  4. Grande il Marchese, bentornato. ;-)

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    1. Grazie mille, spero di riuscire ad essere costante. Non avrei voluto fermarmi tanto, anche perché non sono per nulla a corto di idee :D

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  5. Racconti romani.. ahahah!

    Io ci metto un sacco a leggere a capire bene ma immagino che il Marchese mi direbbe che siamo in Italia.. ahahah!

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    1. Visto che vieni 'a Roma, 'mparate er romanaccio! ^^

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    2. A Roma ci sono passata qualche volta ma fortunatamente mi hanno parlato in "italiano"! Ahahaha!
      Faccio fatica a star dietro a qualunque accento marcato!
      ^^

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  6. Perfetto, adesso però vorrei conoscere la sua mente! La bella vita la fanno in molti se hanno la possibilità e di Peter Pan ce ne sono milioni, ma il Marchese, te l'ho detto, mi ricorda i personaggi di Sordi, quindi c'è dell'altro!! :°D
    Bentornato Prince!

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    1. Hahahah grazie! Ma sai che non ho mai pensato a Sordi per il Marchese, comunque la romanità è un tratto comune... magari un archetipo dell'inconscio collettivo XD

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  7. Stavolta pare che mi sono beccato un bel racconto autoconclusivo, anche se a quanto ho capito di un personaggio preesistente. Molto ben riuscito, direi!

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    1. Grazie mille Ivano, ma come la prenderesti se ti dicessi che non è affatto autoconclusivo? :P

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  8. Ciao Johnny,
    scusa se passo solo ora ma ho dei problemi di connessione grrrr -.-'
    Le mail non ho potuto vederle perchè non ho internet, spero di riuscirci oggi se la connessione regge. Non ti vedevo più su fb è mi sono preoccupata.
    Gran ritorno, post magnifico e da vero romano de roma ahuahauahua

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    1. Bentornata! Vabbene, tanto se non riusciamo a beccarci per fortuna abbiamo i nostri blog. Tornerò su Facebook prima o poi, nel frattempo sto scoprendo tanti interessantissimi social network!!! :D

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    2. Ieri internet mi ha mollata. Spero di riuscire ad averla oggi per finire di leggere gli altri post e le mail.
      Buona Pasqua un abbraccio

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