21 feb 2015

Sofia e Niccolò #2


- Pronto?
- Ciao, Niccolò! Sono io...
- Ciao Sofia... che sorpresa!
- Sono in Italia.
- Ah davvero? E quando sei arrivata?
- Da pochi giorni.
- E come ti sembra?
- Mah... suppergiù ho trovato tutto come avevo lasciato.
- E per quanto tempo resterai?
- Non lo so. A lungo credo.
- E Giorgio e lì con te?
- No.
- E' rimasto in America?
- Sì.
- Poteva accompagnarti comunque... ma... forse aveva da lavorare.
- No Niccolò non si tratta di questo.
- Allora di cosa?
- L'ho mollato
- ...
- Sì, l'ho mollato. Ecco.
- Mi dispiace. Davvero.
- ...
- E come ti senti?
- Come se un tir mi fosse appena passato sulla testa.
- E ci credo...
- Adesso devo ricominciare tutto dall'inizio e non so dove andare come fare e neppure cosa fare.
- Sono sicuro che te la caverai benissimo ho fiducia in te.
- Io no mi sento il mondo crollare addosso. Una storia così... finita in questo modo.
- Finita come?
- Male. Malissimo. Ma non voglio romperti le scatole...
- No davvero racconta se ne hai bisogno.
- D'accordo.
- Una settimana fa è rincasato tardi.
- Sì
- Aveva un'aria distrutta e pure io. Lo avevo aspettato per ore seduta in cucina a bere vino. Quando l'ho visto gli ho detto ma dove cazzo sei stato? e lui mi ha detto che era stato a una riunione di lavoro. Tutte balle. Era ubriaco e pure io. Mi ha detto vado a dormire e io non so perché non ho retto. Gli ho detto allora che c'è? non hai nient'altro da dire? Lui mi ha guardato e non ha risposto. Troppo comodo così gli ho detto sono mesi che non affronti la situazione lo vedi che sto male così gli ho detto lo vedi che sto male cazzo!? E perché pensi che io stia bene? Mi ha risposto.
- Poi?
- L'ho guardato e gli ho fatto ma che senso ha tutto questo? perché cazzo stiamo insieme io e te?
- Giustamente...
- Io sto male tu stai male... dov'è il mio Giorgio quello che si prendeva cura di me che veniva a prendermi a scuola che avrebbe passato ore e ore con me a ridere e parlare quello che mi abbracciava tutta la notte senza mai stancarsi? E mentre lo dicevo lui manco m'ha guardata. Allora gli ho chiesto dove sei stato? e lui non rispondeva. Così gli ho proprio urlato DOVE SEI STATO? PARLA PORCA PUTTANA! E lui niente.
- E poi?
- Gli ho chiesto se mi tradiva e lui ha detto di no che però ha cominciato a vedersi con una e che quella sera c'era uscito insieme. Avevano alzato il gomito e per poco non si baciavano ma che oltre una grande tentazione non era successo niente.
- E tu gli hai creduto?
- Non so più a cosa credere. Comunque se se l'è scopata tanto meglio! Almeno lui ha riprovato qualcosa per qualcuna. Un sentimento un brivido un'emozione.
- E tu?
- E io sono stata una cretina! Ho temporeggiato ero troppo combattuta per potermene andare e non volevo affrontare il Paese... sai com'è mi avrebbero giudicato male. Ma adesso non me ne frega più niente sono arrivata a un punto che... fanculo! dicessero pure quello che vogliono...
- Ti sento amareggiata però devi anche considerare che anche Giorgio poteva essere più chiaro prendere la situazione di petto insomma...
- Giorgio non è mai stato un Cuor di Leone ma non è una persona cattiva ad ogni modo adesso che importanza ha?
- Non ti capisco...
- Niente cosa c'è da dire di più? Ormai sono qui sono tornata... non so nemmeno perché ti abbia chiamato...
- Forse perché senti che di me ti puoi fidare.
- Sì deve essere così...
- Ascolta...
- Sì.
- Ti sento veramente scossa. Perché non ti dai una calmata uscendo con qualche amico ti sarà rimasto qualcuno al paese no? Magari ti distrai.
- Sì tutti amici e tutti che vogliono aiutarmi ora certo e che magari vogliono scoparmi e poi deridermi perché tanto Giorgio già ha trovato consolazione lì a New Yoirk mentre io devo passare per un puttana perché è questo quello che vogliono da me. Vogliono che io sia una troia e che lo sia solo per loro per quelli che vogliono approfittare di me perché tanto se ho abbandonato Giorgio l'unica cosa che posso dare al genere umano è la figa sai. Perché sono una fallita e quindi mi appoggerò al primo che capita secondo loro... ma poi nulla mi sarà concessa perché qualunque cosa farò sarò sempre una gran troia.
- Dai non esagerare possibile che non abbia amici? Nemmeno le amiche?
- Sì sai che bella pubblicità che le faccio con l'ottusità che qui regna sovrana e incontrastata era meglio che mi drogavo mi avrebbero aiutato di più ma no la mia vita è un fallimento totale e adesso sai che devo fare? Prenderla e buttarla nel cesso!
- Non dire così non può essere finita hai ancora molte cartucce da sparare.
- Qualcuno mi direbbe che è meglio che mi faccia fuori.
- Smettila di dire stronzate e calmati per favore.
- Scusa se sono paranoica.
- Traquilla è normale che tu sia scossa ora posso solo immaginare tutto quello che stai passando...
- Adesso è meglio che resto da sola devo pensare a come ricominciare... cazzo ancora non so come farò.
- Dai so ce la farai!
- ...
- Stanne certa!
- E come faccio dopo tutto questo? Sono stata in America il Paese delle opportunità e non ho concluso un cazzo. Che cosa posso fare qui?
- Forse è un segnale... forse è il tuo paesino il tuo posto...
- No mi rifiuto di crederlo!
- E a cosa credi?
- Ora? Nulla ed è l'unica cosa in cui mi è concesso credere.
- ...
- Il nulla.
- E quando lui ti ha detto dell'altra tu che hai fatto?
- Avevo già il biglietto in tasca...
- Cosa?
- Sì avevo capito che ad ogni modo avrei avuto bisogno di un periodo lontano da lui...
- Forse cercavi lo scontro?
- Chissà? Forse volevo da lui una reazione e mi sono ritrovato il solito muro di gomma o forse già sentivo che non ci sarebbe stato proprio nulla da fare.
- Sei strana tu...
- Non l'ho fatto intenzionalmente so che ho le mie colpe e che lui ha le sue... che differenza vuoi che faccia una colpa in più o in meno?
- Ti capisco eri disposta a prenderti una colpa in più per scatenare una reazione reazione che non è arrivata.
- Sì sarà così... alla fine ho solo scoperchiato un pentolone sapendo cosa contenesse.
- E lui quando ha saputo del biglietto che ti ha detto?
- Fa come credi tanto tu avevi già deciso!
- E tu?
- E io ho detto almeno io ho deciso tu quando ti decidevi?
- E lui?
- Ha detto al diavolo con tutto quello che c'ho da fare...
- Un Milord...
- Bene allora gli ho detto adesso avrai meno cosa a cui pensare ho preso e ho sbattuto la porta e me ne sono andata in un albergo. Il giorno dopo conoscendo i suoi orari di lavoro sono tornata a casa ho preso poche cose che mi servivano e sono partita. Gli ho lasciato le chiavi sul tavolo.
- Che situazione e tornerai a prenderti le tue cose?
- Neanche per sogno non mene frega più niente. Non provo odio per lui ma per me e non riuscirei a tornare in quella casa e adesso l'ultima cosa che voglio è ricordare questo periodo terribile fatto di indifferenze di noncuranza di adagiarsi sulle situazioni di incomprensioni e troppi non detti... c'è tutto un periodo negativo da metabolizzare e un futuro davanti che non si preannuncia per niente buono.
- Mi dispiace...
- ...
- Sofia adesso devo andare... scusami ma fatti sentire questi giorni... ti auguro buona fortuna!
- Grazie Niccolò non so perché ti ho chiamato ma l'ho fatto e spero che almeno di questo non debba pentirmene... perdona lo sfogo.
- Ma ti pare... cerca di riposare hai i nervi a pezzi. Mi raccomando sii forte.
- Lo farò.
- Ciao.
- Ciao a presto.


16 commenti:

  1. Quanta pazienza ha Niccolò.. io l'avrei mandata male subito.. ahahahah!
    Sono troppo intollerante con le lagne e gli sfoghi autocommiserativi! :p

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  2. cavolo, lo sapevo!!!
    Però ha fatto bene, certe decisioni sono difficilissime da prendere, fanno male e ci vuole tanto tempo per metabolizzarle però, se servono per ricominciare in un modo migliore, vanno prese.
    Ora aspetto il seguito, qui gatta ci cova ;)

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  3. Dal punto di vista prettamente personale la vedo come Nyu, nonostante io abbia avuto a che fare con lamentele simili e abbia aiutato o almeno cercato di aiutare quelle persone, ma a 16 anni lo psicodramma passionale è d'uopo e non sconvolge: siamo stati un po' tutti Dawson's Creek a quell'età!

    Il fatto è che qui mi sembra si sollevi anche un'altra questione, ovvero quella della reputazione probabilmente già non bellissima che Sofia ha nel suo paese, il che insopportabile o meno, è comunque un fatto reale nel senso che nella realtà si trovano situazioni simili affrontate nello stesso ed identico modo. Il problema è che Sofia non è una persona matura, le sue scelte lo dimostrano come il suo modo di parlare e di agire e Niccolò è attratto da questo fascino che lei ha perché le persone così spesso esercitano un fascino quasi 'stregato' sugli altri che non è possibile controllare!
    Quindi dove andrà a finire Niccolò io mi chiedo? Dove verrà trascinato?
    Vedremo! :D

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    1. Spezzo una lancia in favore di Sofia, adesso posso farlo... ovviamente poi libera di tenerla in antipatia quanto ti pare :)
      Sofia non gode una pessima reputazione nel paesino dov'è nata e cresciuta, vive soltanto negativamente il rapporto con esso perché il paese rappresenta un mondo antico fatto di valori e costumi tradizionali dove ovviamente la donna ricopre un ruolo di angelo del focolare e la sua funzione resta relegata alla famiglia e la cura di essa. Questi valori, nei quali ha vissuto per larga parte della sua vita, Sofia li ha portati con sé a New York: non a caso decide di seguire Giorgio che tra i due cambia Paese con un progetto in testa, un avvenire insomma. Quando in un paese si diffonde la notizia di una rottura tra due persone, come spesso accade, è la donna a dover affrontare un peso sociale più forte rispetto a quello dell'uomo. In un rapporto che fallisce, in una realtà provinciale, è sempre la donna a pagare il prezzo più alto, dunque una donna che "fugge" da un rapporto si espone a dicerie di ogni genere. Sofia lo sa, ma capisce che è meglio affrontare questo, quindi tornare a casa, piuttosto che continuare in un rapporto, quello con Giorgio, che non la soddisfa. Lei probabilmente sarà andata in una metropoli anche per questo (faccio delle ipotesi sui miei personaggi perché non ho tracciato una biografia per ognuno di loro, non ho riflettuto bene sui loro traumi e sui loro dolori, nemmeno quelli di Niccolò che è il protagonista della storia) per ricostruire qualcosa di suo, senza troppa fantasia, senza un programma, senza capire bene cosa stesse accadendo, semplicemente affidandosi a un legame solido, l'unica certezza che fosse riuscita a costruire nella sua vita. Tra Sofia e Giorgio, la prima si ritrova in una situazione peggiore perché il suo ritorno a casa è un fallimento, tale è la percezione del personaggio, così come almeno ho cercato di renderla nella conversazione telefonica. Ha seguito il suo corso e ha compreso di aver commesso un errore. Adesso Sofia sta tornando sui suoi passi, ma si sente sola e ha degli enormi sensi di colpa. Certo la figura di Niccolò le interessa, ma la sua crisi con Giorgio inizia da lontano, non con l'entrata in scena di Niccolò. Johnny/Niccolò rappresenta un'evasione, qualcuno di cui si fida in un modo o nell'altro, una figura che costituisce nel mondo virtuale una presenza in questo momento, una presenza che Sofia sente di non avere nella vita quotidiana.
      Ovvio che Sofia in questo momento vive in balìa delle onde, è scossa, tormentata, amareggiata e non sa ancora come farà ad andare avanti. Vive uno stato di confusione terribile ed è per questo che parla in questo modo, sente la terra franare sotto i piedi. Ha preso una decisione molto difficile e adesso sa che deve affrontarne le conseguenze.

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    2. Ho capito, il fatto è che da una lato sono diversissima da lei, dall'altro magari a volte mi ritrovo a 'whinare' in modo stupido per cose che potrei affrontare in maniera diversa! :°D
      Sofia rappresenta una parte' di ognuno di noi, quella che si lamenta, che piange a prescindere dalle motivazioni di base, il suo background ha di sicuro un peso, ma sono convinta che la sua sia una questione caratteriale, o almeno io la sento proprio in questo modo! Vedremo come si svilupperà la sua decisione! :D

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  4. Mi accodoooo!
    "...dov'è il mio Giorgio quello che si prendeva cura di me che veniva a prendermi a scuola..." -_-
    Poi non inizio nemmeno il discorso sul fatto che si sente "figa", perché "gli altri vogliono che io sia..." sa tanto di parac....! "Non so perché ti ho chiamato...": un mantra eh!
    Nun gliela posso fa'!!! XD Ahahahahahah!
    Niccolò, fuggi dall'ammaliatrice!!!

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    1. Sofia sa di essere bella, ma la vive come una consolazione personale, non come un modo per ottenere ciò che vuole. Avrebbe potuto lasciare Giorgio prima, invece lei ha praticamente sacrificato tutto quello che aveva per lui seguendolo a New York. E' bella, ma è anche molto fragile e insicura. Di questo non posso parlare molto però perché altrimenti mi brucio degli elementi che vorrei descrivere nei post successivi ;)

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    2. Ho capito, ma la bellezza o la vivi bene ed è valore aggiunto, oppure diventa una maschera! Per forza è insicura!

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    3. Secondo me esiste una consapevolezza del proprio essere di cui la bellezza costituisce una parte perché ci sono tanti altri aspetti che rivelano il nostro modo di essere. Paradossalmente anche la bruttezza può determinare questo: se io mi sento brutto questo stato genera in me un modo di pormi che può essere sfacciato (sono brutto, che cavolo vuoi mi importi degli altri e di quello che pensano?) o timido (oddio sono brutto, la gente cosa pensa di me? Mi sento inadeguato. Forse sono ridicolo...). Tutto sta a come si reagisce ad una data situazione. Sofia sa di essere bella, sa di non avere un particolare talento, che dovrà affrontare le malelingue, che altri cercheranno di farsi avanti sfruttando questa sua vulnerabilità momentanea e che è facile cadere in situazioni spiacevoli. Ha tutto da ricostruire. Certo naviga a vista, ma ha maturato, per la prima volta, una reale consapevolezza e, ciò che credo sia importante, ha finalmente preso una decisione da sola e per se stessa.

      Questa discussione è molto carina, stiamo parlando sempre di un personaggio di fantasia frutto della mia immaginazione: non mi aspettavo che potesse essere accolto in questo modo e trovo che la vostra percezione, per quanto io non l'abbia contemplata, sia interessante. Grazie per i feedback continui perché mi fate riflettere seriamente sugli atteggiamenti dei personaggi di questa storia :)

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  5. Sì!!! *_* A me piace moltissimo il dialogo che si instaura tra noi!
    E comunque concordo assolutamente col discorso riferito alle "maschere" più in generale!

    Del resto... stai smuovendo parecchio, con questo personaggio in particolare (ma non unicamente, i due post precedenti per me sono davvero bellissimi)! Bravo davvero!!!

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  6. Oddio ma quanta pazienza ha Niccolò??? Io stessa mi stufo a sentire queste storie dalle mie amiche (e lo faccio solo perchè tengo a loro), mi immagino che tortura possa essere per un ragazzo!
    Comunque secondo me Sofia sotto sotto ci sta provando con lui...magari anche solo per consolarsi della rottura con Giorgio ed avere qualcuno vicino (capitano spessissimo queste situazioni), visto come considera gli "amici! del paese! Che poi se le fa tanto schifo e non ci vede opportunità che ci è tornata a fare? ;)
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it

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    1. Che Sofia e Niccolò abbiano un'attrazione è un fatto, seppure virtuale. Sofia è tornata a casa dopo tanti ripensamenti: la sua crisi con Giorgio è esplosa definitivamente ma comincia dai primissimi post (non so se tu li abbia letti), tornare a casa è l'unica cosa da fare anche perché non altri luoghi in cui andare al momento. Sai, la famiglia è comunque una rassicurazione.
      Bacione!

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