29 set 2014

Ransie, vita da streghetta - Upper Harbor Bay


Il mare 
Il mare mi manca molto 
Qui c'è l'oceano…
e non è la stessa cosa

Quando mi ritrovo nei pressi dell'Upper Harbor Bay di New York, lascio che la brezza marina mi catturi. Non importa se il vento mi scompiglia i capelli. Il mare per me è sempre stato un richiamo irresistibile. Sono quei momenti nei quali mi fermo da qualche parte e scruto l'orizzonte in cerca d'altro, al di là dell'oceano. Mi perdo in una dimensione parallela come ipnotizzata. Potrei star lì a fissare ore e ore un non so bene cosa senza mai distogliere lo sguardo. Tutta la mia vita potrebbe dissolversi sulla superficie smerigliata dalle onde. Tutto cambia, ma resta sempre uguale.

Il vuoto è l'espressione di un'insoddisfazione che non mi ha mai abbandonata. Non mi riesce proprio di intravedere un prospettiva decente per la mia vita, nemmeno in una città come questa e ancora meno alla presenza del mio ragazzo. Anzi a dire il vero la sua estrema sicurezza mi urta, la scelta di vivere all'estero mi pungola i nervi di continuo. L'ho seguito perché non avevo niente di meglio da fare, non avevo un lavoro fisso, mi arrangiavo come potevo, ma non sono la classica persona che ama pavoneggiarsi fingendo di vivere una vita incredibile solo perché mi ritrovo qui, a New York City. Ma come potevo deluderlo? Lui sembra avere il vento in poppa: un buon lavoro, la possibilità di essere uno che conta coltivando le proprie ambizioni. Bazzeccole, diciamo! Tutte cose che in Italia si sogna. Io, invece, no. Continuo ad arrangiarmi un po' qua e un po' là, non ho molti amici ed esco di rado. Quando vivevo in Italia mi lagnavo spesso della situazione generale. A casa dicevo sempre che non c'era nulla, eccetto il mare. Solo ora mi rendo conto di quanto mi manchi quell'intimità che ritrovavo nelle piccole cose, nella semplicità delle persone. Lì, dove sono nata e cresciuta, anche il mare è piccolo, ma non per questo disprezzabile, anzi sono tanti i turisti che d'estate vengono da noi in vacanza.
New York è bella, dinamica, sempre in movimento. Non si ferma mai. Sembra tutto perfetto, tutto studiato a regola d'arte per chi ha fame di vita. Purtroppo non è quello che vorrei per me. Sarà la mancanza di intimità che manca, tutto sembra essere soffocato da un baccano infernale. Il mare sotto casa mi è amico, mi rassicura e custodisce i miei ricordi lontani. L'oceano mi smarrisce, mi fa sentire un punto sperduto da qualche parte nell'universo, piccola piccola, stranita. Non c'è quiete, è solo frenesia della quella che si respira, come uno swing che non ti lascia mai o un uomo che ti parla con entusiasmo megalomane con tutti quei cool, yeah, fancy

Una cosa semplice e naturale come fare il bagno diventa un'esperienza necessariamente eccitante. La sabbia scura è costellata ovunque da conchiglie, come ornamenti portati in dote dalle onde, troppe per i miei gusti; nell'acqua gelata, tutt'altro che cristallina vi si immergono uomini e donne di qualunque specie, dalle seminude ragazzotte americane fino alle donne musulmane avvolte da lunghi veli neri. Su quelle spiagge ci ritrovi tutto il mondo e la sensazione iniziale è magnifica. E bello sentirsi abbracciati dal mondo. Poi però l'entusiasmo svanisce e resta la nostalgia: così si ricomincia a desiderare l'aria di casa e tutte le sue piccole cose.
Ricordo certe notti d'estate, quando per vincere la noia si andava sulla spiaggia libera. Bastavano gli amici, qualche birra in lattina e tutta l'estate passava scandita dalle nostre risate, tra una nuotata al chiaro di luna e quattro accordi strimpellati su una chitarra. A volte ci andavo anche da sola, nei momenti di riflessione, quando avevo un bisogno urgente di stare con me stessa: privatami di qualunque indumento, mi immergevo nell'acqua sentendomi amata, libera e protetta dalla natura tutta intorno. Qui, questa dimensione intima, è del tutto assente. Il massimo che posso permettermi è cambiarmi d'abito, fare una doccia o l'amore. 
Qualcuno vede nell'America il Paese della libertà, dell'opportunità e dell'apertura. Io no. Qui è tutto talmente grande che ci si può solo perdere ogni giorno di più. Nulla riesce a rendersi familiare ai miei occhi. Ho provato a spiegarlo al mio ragazzo, ma è tutto inutile, non gli riesce proprio di comprendere il mio travaglio interiore. E' tutto semplice per lui, basta che ci sia un lavoro con la promessa di un avvenire, e questo è quanto, come se tutti quei soldi possano rendermi felice. Lo so, non si vive di sogni e lui fa bene a ricordarmi quanto sia importante per noi questa chance, ma non riesco ad abituarmi a questa dimensione della vita e sento che qualcosa sfugge dalle mani giorno dopo giorno.

It's impossible to talk about swimming in New York's waters without talking about poop

Illustrazione: Rita Preziosi


25 set 2014

Commenti: post #95




Commento 1: Sandokan 
Secondo me sei stato fin troppo paziente con lei. Io l'avrei sfanculata molto prima. Il pesce puzza dalla testa.
Risposta 1: Prince Johnny
Hai proprio ragione, sono stato un cretino. E' solo che mi piaceva tanto…
Risposta 2: Sandokan
Dai, la prossima volta andrà meglio ;)

Commento 2: malamela
Questa ragazza ha problemi seri. Ma dove la trovi sta gente?
Risposta 1: Prince Johnny
E quello che mi chiedo anch'io!

Commento 3: Dolly
Non credi di giudicarla troppo severamente? Dai, era ubriaca! Come pensavi di ragionare con una in uno stato simile?
Risposta 1: Prince Johnny
Dai Dolly, mi ha trattato di merda dall'inizio alla fine. Avevo tutto il diritto di esplodere, eccheca'!
Risposta 2: Sandokan
Dolly, dai, ha ragione Prince, vuoi mettere la dignità?
Risposta 3: Dolly
Sì, ma forse questa ragazza sta male, ha bisogno di auto, si sente sola…
Risposta 4: Prince Johnny
Sono mesi che va avanti sta storia, direi che può bastare così.

Commento 4: pecoranera
Ecco, lo sapevo che sarebbe finita così. Ora dimmi, che cosa ti aveva detto la zia? Quanto sei cocciuto! Perché non mi dai mai retta? Vabbè, fa niente, l'importante è starle lontani, perché tu starai lontano da lei, vero tesoro della zia?
Risposta 1: Prince Johnny
Ci puoi giurare!

Commento 5: Res Extensa
Eppure Dolly non ha detto una sciocchezza... Fossi in te le parlerei. Anche a me da' l'impressione di essere una persona tanto sola. Considera che vi siete frequentati a lungo, pertanto se ne può dedurre soltanto una cosa: è decisamente interessata da te. Poi, lo sai, le donne adorano sentirsi al centro dell'attenzione e talvolta, per ottenere tutto questo, assumono degli atteggiamenti bizzarri. Non ci sono dubbi che lei si sia comportata male con te, ma se veramente ti piace, varrebbe la pena chiarire la faccenda, non ti pare?
Risposta 1: Prince Johnny
Res, sono mesi che sopporto e giustifico le sue cazzate. Non ho più alcuna intenzione di insistere, anch'io ho una vita!

Commento 6: SemplicementeIo
Sottoscrivo in pieno le tue parole, certi comportamenti non si possono tollerare. Leggendo i tuoi post precedenti avevo già dei sentori negativi, ma adesso sono giunta alla conclusione che questa ragazza è proprio da ricovero. Cercatene un'altra e lasciale perdere queste col ciclo perpetuo! Vade retro!!! †
Risposta 1: Sandokan
Hahahahahahaha ciclo perpetuo, questa è bellissima!
Risposta 2: SemplicementeIo
:D
Risposta 3: Prince Johnny
Non è che hai sentori negativi anche sul mio avvenire? No, così, tanto per sapere eh! :P

Commento 7: Ransie
Ciao! E' la prima volta che passo di qui… Che caratteraccio questa ragazza! Però non devi scoraggiarti, hai un grande potere: la pizza! Usalo con altre ragazze, vedrai che andrà meglio la prossima volta. A proposito, saresti così gentile da darmi la ricetta? Passa da me se ti va ;)
Risposta 1: Prince Johnny
Ciao e benvenuta! Ma certo che ti passo la ricetta. Passo subito da te.
Risposta 2: Ransie
Grazie, sei molto gentile! :*

Commento 8: Il Marchese
Grande! Massimo rispetto, così si fa! Dai retta a me, ti sei liberato di un peso morto.

Commento 9: Aforisma
Senza parole
Risposta 1: Sandokan
Tranquilla, il ragazzo ha già detto le parole giuste!
Risposta 2: Prince Johnny
Sando, sembri più incazzato di me! :D
Risposta 3: Sandokan
Chiamala solidarietà maschile ;)
Risposta 4: Dolly
Oppure maschilista :P
Risposta 5: Prince Johnny
hahahahahahaha XD

23 set 2014

Post #95


Com'era prevedibile anche lei non era poi sto granché. Umanamente intendo. Insomma, dopo mesi di assidue frequentazioni, la invito a cena. No, non intendevo fare una cena romantica a lume di candele o cose simili, volevo che fosse qualcosa di divertente. Così le ho proposto una pizza. No, non in pizzeria, ma a casa mia.
E lei ha accettato. Allora sono andato al supermercato, ho comprato farina, lievito, uno scamorzone e una lattina di pelate. Ho insistito tanto, volevo che vedesse tutta la procedura! L'idea sembrava stuzzicarla perché le ho raccontato dei miei trascorsi nella pizzeria di mio zio. Sono un esperto insomma. 
- Davvero? - mi fa, - allora devo proprio vederti all'opera! 
Ero così felice quando me l'ha detto, credevo che non ci sarebbe mai venuta a casa mia e invece... Quando ha suonato il citofono ero tutto un fremito! Si è presentata leggermente in ritardo, ma chissenefrega! L'ho fatta venire in cucina, le ho fatto mettere il grembiule e le ho detto facendo un'insolita faccia da culo:
- Adesso mi aiuterai con l'impasto!
Lei era un po' sorpresa, mi ha guardato strano e borbottando ha detto:
- Menomale che dovevo solo guardare!
Tutto sommato, comunque, sembrava abbastanza divertita dalla situazione, così ho colto la palla al balzo. Ho fatto fare tutto a lei! E' stata bravissima. Ha sciolto il lievito nell'acqua calda e poi ha versato tutto nel cumulo di farina aggiungendo del sale.
- Wow, sembri nata per impastare!
- Ma piantala! Che stronzo che sei, mi inviti a cena e poi fai fare tutto a me.
- Be' devo ammettere che lo fai bene.
- Ovvio, noi ragazze facciamo le cose meglio dei maschi, non lo sapevi?
- Certo che lo sapevo, ecco perché te lo lascio fare.
- Bastardo, sei proprio uno sfruttatore. Scommetto che anche tuo zio fa così con te, vero?
Insomma, a lungo abbiamo giocato a sfotterci, ma abbiamo riso veramente di gusto. Complice il vino novello di papà. Tutte le volte che vado a trovare i miei ne prendo sempre un po', così quando ho ospiti a casa ho la bottiglia sempre pronta. Come dire, ho sempre il colpo in canna.
Dopo quattro ore abbiamo infornato la pizza, era venuta veramente buona, così tanto che lei non ha perso l'occasione di vantarsi:
- Ah vedi, se non era per le mie manine magiche!
- Ma va là, se non c'ero io manco capivi che stavi facendo!
- Tu non ti preoccupare, intanto vado da tuo zio e gli chiedo di prendermi in pizzeria al posto tuo.
- Ah, quindi adesso saresti una brava pizzaiola vero?
- Ammettilo, mi è uscita bene.
- Sì, sì, sì.
E poi ci siamo messi a ridere come scemi, così, senza motivo. E più andavamo avanti e più mi piaceva anche quella sua acidità corrosiva. Non so perché, ma le ragazze acide mi hanno sempre fatto un certo effetto. Fanno tanto le tipe disilluse, le donne di mondo che hanno vissuto chissà cosa, ma sotto sotto nascondono un non so che di fragile. Così almeno mi illudevo.
Tutto procedeva magnificamente fino a quando, a un certo punto, lei si è messa in testa di uscire. Per fare cosa poi? bere altro alcool fuori casa, come se non ne avessi abbastanza in casa! Cazzo, ma che motivo c'era? Vabbè, l'ho assecondata. L'ho seguita. Siamo andati in un bar superaffollato del centro. Abbiamo ordinato un paio di Negroni e poi abbiamo ripreso a parlare. Mano mano la conversazione sembrava evolversi positivamente. Le fissavo gli occhi con insistenza, con lo charm contraddistinto da certe venature alcolizzate che non vi dico. Pensavo: "dai, cazzo, non vedi che se non ti dai una spicciata qua diventiamo grotteschi? Non sciupare tutto, baciami porca miseria!"E il bacio è arrivato.
Dopo aver finito il suo drink, lei ha poggiato velocemente il suo bicchiere sul marciapiede, poi afferrando il mio con rapidità, si è scolata quel poco che rimaneva. Mi ha fissato per un istante con un'intensità tale che non c'ho capito un cazzo. E mi ha baciato. Un bacio con una violenza tale da spaccarmi le gengive: voluttuosamente la lingua scivolava, sembrava che mi stesse mangiando vivo! Mi si è avventata con una forza che Dio se l'era dimenticata! E la cosa mi piaceva da morire, oh se mi piaceva! Tra me e me pensavo che era fatta, questa sarebbe stata la volta buona per consumare. Poi, all'improvviso, i miei sogni di gloria sono stati miserabilmente infranti.
- No, non posso!
- Ma dai, cosa ti prende adesso? Perché no?
- Devo andare a casa?
- Ma come, proprio ora?
- Sì, guarda, mio padre tra poco mi chiamerà, starà in pensiero.
- Allora digli che vai a dormire da un'amica
- Non posso, questa era la scusa di ieri...
- Ma perché ieri dove sei stata?
- Ma fatti un po' i cazzi tuoi! Perché devi sapere sempre tutto della mia vita? Chi cazzo ti credi di essere?
- Woooo, calmati, che cazzo ti prende? Oh, ma lo sai che sei proprio strana?
- Ah io? Non posso fare niente senza che tu non mi faccia il terzo grado e poi sono io quella strana? Guarda che io e te non stiamo insieme, quindi vedi di andartene affanculo! Non ho bisogno di te!
- Ma vaffanculo tu, brutta stronza! Chissà con chi sei stata ieri e adesso mi fai le storie del cazzo. Ma vattene a casa e non rompere i coglioni!
Così l'ho piantata. E mentre mi allontanavo, mi fissava a bocca aperta, esterrefatta, come se non mi credesse capace di simili reazioni. Fanculo. Un po' mi dispiace, perché mi considero un ragazzo tranquillo, un tipo pacifico e ragionevole. Ma lei se l'è proprio cercata, mi ha trattato da zerbino e anche se è una figa da paura non aveva proprio il diritto di comportarsi così con me. Pazienza, me ne farò una ragione. Sempre meglio che avere a che fare con una figa di legno!

Tanto per cominciare...

Tracciavi le Ande col tuo indice
E ti vantavi di quando e dove e con chi saresti andato a letto la volta successiva
Solo con i figli di qualcuno
Solo con i figli di qualcuno 

St. Vincent - Prince Johnny